Dal 1600 in avanti, il termine Alzaia designa il sistema usato per aiutare le imbarcazioni in condizioni ambientali o tecniche difficili. Non solo uno strumento o una tecnica, dunque, ma un vero e proprio sistema messo in atto per aiutare qualcuno che sta andando controcorrente o in avaria.
Ci sembra che questo termine definisca in modo efficace la nostra attività:
“Alzaia pratica l’arte di creare sistemi di aiuto per persone e gruppi”.
Nella sezione del “chi siamo”, alla voce “storia di un nome” sono riportate le parole di cui sopra.
Ma non sono solo parole, esse rappresentano una filosofia, una pratica che, de facto, aiuta le persone ad ampliare i propri orizzonti, a farsi delle domande e a trovare delle risposte, proprio nei momenti in cui ha necessità di operare un cambiamento, ma non sa come attingere alle sue capacità per realizzarlo.
Il Coaching è un processo trasformativo che stimola e promuove cambiamenti; un atto che mi piace definire di fioritura perchè rispetta i tempi e le modalità di trasformazione della persona, non tutti gli esseri umani hanno gli stessi tempi e le medesime modalità in questo processo.
E a proposito di fioritura, anche la nostra scuola fiorisce, giacchè anch’essa, avendo un’anima, necessita ancora di espandersi assumendo nuove forme e nuovi profumi. E così, a distanza di quasi un decennio, cambia pelle.
Nello specifico cambia il brand: una nuova veste, un nuovo look, se vogliamo, ma l’essenza ed i valori fondanti rimangono gli stessi.
Un brand che rimanda, simbolicamente, sempre e comunque alla dimensione originaria presente nel vecchio logo, ossia quella nautica, ma mentre in quest’ultimo era la vela a mo’ di freccia a rappresentare il significato principale, quello di oggi diventa il nodo il simbolo rappresentativo.
Il nodo, raffigurato dalle tre lettere “a” presenti nel nome, rappresenta diversi significati ed è portatore di valori molto forti in tante differenti culture.
Normalmente la prima cosa che viene in mente è il legame. Un nodo unisce, fa in modo che due o più cose stiano attaccate tra loro, è progettato per resistere e per non staccarsi mai. Per questo motivo simboleggia i legami e gli affetti.
E’ anche uno dei simboli della vita che comincia nel momento in cui viene tagliato e successivamente annodato il cordone ombelicale.
Inoltre rappresenta la volontà di bloccare qualcosa per sempre e di farlo proprio, come una decisione o un obiettivo. L’idea alla base è di afferrare la vita, cosi fugace e breve di suo.
Il nodo può avvicinare e legare cose simili tra loro, ma anche cose estremamente diverse, come ad esempio, persone di diverse culture o con mentalità e convinzioni opposte. Oppure accettare o avvicinarci a quelle parti di noi che non ci piacciono o  ci hanno sempre impedito di raggiungere un desiderata.
Questo indica che i legami sono variabili e possono essere stretti sia in maniera omogenea che eterogenea.
Un altro valore simbolico del nodo è quello dell’indissolubilità; un nodo ben stretto è impossibile che venga sciolto, resiste a tutte le avversità e non si slega mai.
Al contrario, però, il nodo può anche essere sciolto ed è fatto anche per questo; per slegarlo ci vuole la volontà e simboleggia che nella vita è possibile cambiare opinione, cambiare strada oppure accorgersi che l’obiettivo che si vuole raggiungere, in realtà, è ben diverso rispetto a quello che ci ha spinto ad intraprendere un percorso di coaching ad esempio. La cosa essenziale è che non si sciolga per caso (perchè ciò indicherebbe che non è stato fatto con cura e attenzione) ma che si sleghi in maniera consapevole, come atto per decretare volontariamente il proprio destino.
Un nodo slegato può simboleggiare la libertà, la spensieratezza e non obbligatoriamente una fine dolorosa.
Può essere la soluzione ad un problema o un atto liberatorio e quindi, un viatico verso la guarigione o l’agognato cambiamento.
Infine, il nodo può essere simbolo d’amore che veicola i significati di fedeltà e eternità. Un nodo ben fatto, lo ribadiamo, non si scioglie, non si apre e non separa i due oggetti che unisce, quindi un nodo d’amore lega due persone co-relandole “per sempre”. Attenzione, non è un cappio, o una corda stretta, ma un intreccio, un dare e avere, un aiuto nel momento del bisogno, come una richiesta di aiuto al proprio partner, ad un amico o, come nel nostro caso ad un coach, attraverso però un nodo morbido, che lega ma non costringe.
Inoltre, declinato nella sua forma orizzontale, ricorda molto il simbolo matematico dell’infinito (un otto rovesciato): quale migliore collegamento per una raffigurazione che vuole simboleggiare una crescita infinita dello spirito?